OSSERVAZIONE DELLA COMETA NEOWISE CON ANTARES

Sabato 25 luglio 2020, siamo usciti in spedizione notturna “a caccia” della cometa NEOWISE con Vittorio Marinoni e Marco Moggi, due appassionati astrofili dell’Associazione naturalistico-astronomica Antares di Legnano, da più di 40 anni impegnata nella divulgazione scientifica sul territorio, anche grazie alla gestione esclusiva del piccolo ma prezioso Osservatorio Città di Legnano, dotato di un potente telescopio.

NEOWISE è l’acronimo di Near-Earth-Objects-Wide field-Infrared-Survey-Explorer, il nome del telescopio spaziale impiegato per scoprire oggetti celesti potenzialmente pericolosi che dovessero entrare in rotta di collisione con la Terra e, per estensione, è stato attribuito anche alla cometa C/2020 F3, da esso scoperta lo scorso 27 marzo.

Questa “stella con la chioma” compie un’orbita intorno al sole circa ogni 7000 anni, cosa che ha reso la possibilità di osservarla in questi mesi ancora più attrattiva e non solo per gli appassionati! Ha raggiunto il punto più vicino al Sole il 3 luglio alla distanza di circa 44 milioni di Km, raggiungendo in breve tempo la sua massima luminosità, compresa tra magnitudo 0,5 e 1: ciò l’ha resa visibile anche ad occhio nudo.

Nella sua corsa inarrestabile, NEOWISE ha raggiunto la distanza minima dal nostro Pianeta (100 milioni di Km) il 23 luglio, diminuendo però di luminosità, fino a scendere ad una magnitudo compresa tra 3 e 3,5 ed ora si sta rapidamente allontanando, all’impressionante velocità di circa 50 Km al secondo.

Raggiungerà il punto più lontano dal Sole quando arriverà nella nube di Oort, ad oltre 110.000 milioni di Km dal nostro sistema solare.

Nella serata di sabato, la cometa si trovava a circa 106 milioni di Km dalla Terra e la sua luminosità era ulteriormente diminuita fino a 4,5: nonostante il cielo leggermente velato, il debole chiarore della Luna e il forte inquinamento luminoso presso il punto di osservazione alla periferia di Legnano, siamo riusciti comunque ad osservarla e con non poca emozione!

Grazie ad un binocolo e ad un telescopio, Vittorio e Marco l’hanno individuata in prossimità della costellazione dell’Orsa Maggiore, sopra l’orizzonte in direzione Nord-Ovest e ci hanno permesso di vederla: appariva come un debole sbuffo di luce azzurrognola, un “batuffolo” di meraviglia sospeso nel cielo. Purtroppo, l’osservazione della chioma della cometa è stata molto difficoltosa ed è risultato impossibile distinguere la lunga coda di ioni da quella di polveri che ne circondano il nucleo.

Il fatto che la magnitudo della NEOWISE sia destinata a calare ulteriormente nei prossimi giorni, tanto da rendere impossibile individuarla sulla volta celeste, se non da località con bassissimo o assente inquinamento luminoso, ha resto la serata di sabato ancora più speciale! Come se non bastasse, dal telescopio di Marinoni abbiamo potuto ammirare anche Giove e Saturno, che proprio in questi giorni hanno raggiunto il punto di opposizione al Sole lungo la loro orbita e pertanto appaiono particolarmente luminosi e riconoscibili.

Per il progetto Royal Time della “Capsula del Tempo” non potevamo non avvalerci dell’esperienza e della competenza dell’Associazione Antares di Legnano, che con immagini esclusive ci permetterà di ricordare questo particolarissimo anno 2020 anche per il passaggio sopra le nostre teste di uno straordinario oggetto celeste, un pezzettino di universo che siamo stati così fortunati da avere a portata di sguardo e ci ha avvicinato, per qualche attimo, all’Infinito!

 

PER SAPERNE DI PIU’:

Le comete sono corpi celesti che si formarono insieme a pianeti, satelliti e asteroidi alla nascita del sistema solare. Sono solitamente composte da un nucleo di rocce, polveri e ghiaccio (costituito d’acqua, anidride carbonica, ammoniaca, metano ed altri gas), che con l’aumentare della temperatura in prossimità del Sole, sublima emettendo una scia che si estende anche per milioni di Km. Il nucleo è contornato da una sottile atmosfera di gas e polveri chiamata “chioma”, dalla quale si originano due code: una polverosa e di solito curva che segue l’orbita della cometa ed una rettilinea di ioni, orientata verso il flusso del vento solare.

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